3 aprile 2008

SCUOLA, UNIVERSITÀ E RICERCA


LA CULTURA E L’EDUCAZIONE COME ASCENSORI SOCIALI

“… Il PD è nato sotto la spinta di una concezione vitale e non burocratica della cultura, ispiratrice di una visione alta del vivere e rivelatrice di bisogni spirituali non ancora palesati. (…) Le giovani generazioni saranno messe in grado di concepire la cultura come il più importante investimento”.

Così recita il programma del PD, che dedica l’intero punto 7 a “CULTURA, SCUOLA, UNIVERSITÀ E RICERCA”.

Dinnanzi a problemi che consideriamo prioritari e da affrontare nell’immediato (debito pubblico, tasse, salari, mercato del lavoro, giustizia…) a volte ci dimentichiamo della scuola e dell’importanza che la cultura riveste all’interno della nostra società. E’ impensabile che un Paese possa uscire dalla crisi e avere un maggiore sviluppo se si perdono di vista la scolarizzazione e l’educazione delle nuove generazioni.

Se si vuole che i giovani si facciano veramente promotori dello sviluppo e della ricrescita bisogna prima creare un sistema che li metta nelle condizioni di poterlo fare, ossia che fornisca loro gli strumenti, i mezzi e le possibilità per adoperarsi in modo consapevole e maturo a favore del Paese.

Non è sufficiente portare l’obbligo scolastico a 16 anni, la priorità deve essere quella di “far appassionare” i giovani alla cultura, incentivandoli e sollecitandoli a non buttare il tempo, a non disprezzare gli anni trascorsi sui banchi di scuola, facendo loro comprendere che l’istruzione e la cultura non rappresentano un obbligo, bensì un diritto, non un sacrificio, ma addirittura un bisogno, che va soddisfatto nel modo più saggio e responsabile, se si vuole essere protagonisti del futuro e della propria vita, senza subire passivamente lo scorrere degli eventi.

Il PD sostiene la necessità che la scuola si avvicini maggiormente a quelle che sono le esigenze specifiche degli alunni, anche in relazione al contesto sociale e territoriale, affinché questi non siano indotti ad abbandonare i percorsi di istruzione senza una qualificazione spendibile sul mercato del lavoro; sostiene di restituire peso e valore, accanto ai licei, agli istituti tecnici e professionali; intende incrementare l’autonomia degli istituti scolastici, valorizzando la figura del docente, la cui carriera professionale deve premiarne il merito e l’impegno.

Nessuno rimane indifferente di fronte allo stato di abbandono e di scarsa manutenzione dei nostri edifici scolastici ove, peraltro, i ragazzi trascorrono buona parte della loro giornata: occorre realizzare un piano per l’edilizia scolastica, che renda un po’ più vivibili e accoglienti le nostre scuole.

Se la scuola primaria e quella media-superiore rappresentano la base fondamentale della cultura di ciascuno di noi e vanno sostenute e valorizzate, di certo non dobbiamo scordarci delle Università, che vanno modernizzate e “riformate” affinché costituiscano veramente il “motore essenziale della mobilità sociale e della crescita”. Noi del PD pensiamo vada riconosciuta agli Atenei effettiva autonomia e promossa la loro internazionalizzazione, per rompere chiusure baronali e portare l'università italiana ai livelli di quelle europee e mondiali.

Sviluppare sistemi per la concessione di prestiti d’onore; rendere gli ERASMUS effettivamente accessibili a tutti gli studenti, sostenendo con adeguate borse di studio coloro che provengono da famiglie non abbienti; incentivare la venuta di giovani ricercatori come risorse per modernizzare le istituzioni di ricerca: sono questi gli obiettivi del Partito Democratico, è questa la ricetta per impedire le cd. “fughe di cervelli”.

Se vogliamo risollevare e ridare un’immagine positiva ai nostri Atenei occorre attuare un sistema in cui uno studente non debba mai sentirsi svantaggiato in ragione delle proprie condizioni socio economiche; un sistema scolastico che premi il merito e il talento di ogni singolo individuo.

Eleonora

1 commento:

  1. Ragazzi, ho postato un video di confronto delle dichiarazioni di Berlusconi e Veltroni su lavoro e precari. Il video e' tratto da "conferenza stampa" andata in onda in diretta il 1 aprile 2008.

    Il video lo trovate qui:
    http://democraticoqualunque.blogspot.com/2008/04/la-precarieta-un-male-forse-non.html

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