
Da poco è successo l’omicidio di Verona, ma i simboli fascisti e nazisti ingombrano ormai da parecchio tempo le curve degli stadi e ogni tanto anche i muri dei nostri paesi e città, sostituiscono il riso e riempiono la bocca di troppi sciocchi. Ma ho un dubbio.
Il fare parte di organizzazioni politiche fortemente ideologizzate implica un certo grado di consapevolezza di obbiettivi, metodi, filosofia… ricordo ad esempio di aver sentito e letto più volte le interviste dei brigatisti arrestati all’epoca, e le loro risposte avevano una logica chiara, fondata sui principi del marxismo-leninismo adeguati alla loro condizione(non condivisibili ma logici nella loro follia). Questi davvero credevano di combattere per il bene del “proletariato”. Ma quei ragazzi o pseudo-adulti che usano una simbologia estremista conoscono davvero il significato dei simboli che mostrano o di cui si riempiono la bocca ?
In realtà no. La definizione di quei simboli ha perso totalmente il senso ideologico per assumerne uno puramente totemico e sentimentale-violento. Il saluto romano, il rito nazista, le bandiere e gli inni non sono supportati tanto da una conoscenza storico-filosofica e ad una progettualità per il futuro, ma diventano fini a se stessi, e punto di appoggio per quei gruppi che vogliono rendersi più uniti attraverso la marginalizzazione dalla società, per vivere una sorta di battaglia primordiale fra bene e male, configurando sé e il proprio gruppo (o branco) come il bene e l’altro come male su cui è legittimo applicare la violenza.
Se così non fosse, non mi spiegherei perché ultras con simboli fascisti di una squadra si fronteggino con ultras con simboli fascisti di un’altra.
È uno schema vecchio, esistente da sempre : più la società è instabile a livello di istituzioni ( dalla famiglia, alla scuola, alla società, all’economia, alla politica ) , più è facile che gruppi di persone si concentrino intorno a simboli forti e fini a se stessi che li legittimino nel loro essere diversi, che li etichetti e rafforzi nell’antagonismo genetico rispetto agli altri. In tal modo, estraniandosi, si stabilizzano, dando una legittimazione al proprio essere-apparire-agire.
In questo caso, i simboli nazi-fascisti sono giustificatori di una metodologia violenta e di una tendenza ad isolarsi-concentrarsi dietro bandiere più sempre rionali.
Non sono fascisti, semplicemente sono persone che sentono il bisogno di una stabilizzazione sociale che gli permetta di vivere meglio.
Longo
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