24 giugno 2008

Il nostro dovere di dire NO al governo, ma non a Berlusconi


Vorrei fare una piccola riflessione su quello che dovrebbe essere, secondo me, il nostro atteggiamento nei confronti dell'attuale governo. Dopo una certa fase di torpore post-sconfitta elettorale, mi sembra che Veltroni abbia fatto sentire forte la nostra voce contro alcuni provvedimenti che il governo ha proposto. Anche se sono contento di questo nuovo corso, mi preoccupa molto la deriva anti-berlusconiana che la nostra proposta politica sta prendendo. Non mi è piaciuto molto il modo in cui ci si è opposti al provvedimento che sospende alcuni processi, definendolo "Salva-Premier", dando così modo a Berlusconi di mostrarsi come vittima di una magistratura anti-berlusconiana e di una sinistra assetata del suo sangue, che punta all'eliminazione dell'avversario politico. Non credo che gli italiani abbiano bisogno di sentirsi dire che Berlusconi pensa agli affari suoi, perché come diceva Moretti nel film Il Caimano nella mitica scena in auto "..tutti sanno già tutto di Berlusconi, chi voleva sapere sa e chi non vuole capire... cosa vuoi informare di più, si sa tutto". Questa contrapposizione, questi insulti di Berlusconi e questo nostro scandalizzarci di fronte al suo operato, alle sue gaffe, al suo panama, sono la parte di un vecchio film, un film già visto che non ha portato a nulla e che francamente mi ha un pò stufato.

Attacchiamo nel merito il governo in carica, attacchiamolo sulla sua incompetenza, sulla sua incapacità di prevedere i risvolti dei provvedimenti che prende, anche perché non saremo mai alla sua altezza dal punto di vista comunicativo; non siamo bravi quanto lui a creare un'emergenza e risolverla, non siamo bravi quanto lui a spostare l'attenzione dell'opinione pubblica (basti pensare che è bastato un suo accenno alla comunione per i divorziati per riempire le pagine dei giornali).

Per concludere, se quest'autunno scenderemo in piazza, spero che sarà contro il Governo e non contro Berlusconi, per riuscire a dare un'immagine di un PD capace di essere unito sulle proposte e non solo sull'anti-berlusconismo.

Alessandro A.

13 commenti:

  1. il ragionamento di Alessandro mi trova completamente d'accordo. Abbiamo detto in campagna elettorale che non saremmo ritornati indietro, che non avremmo rifatto l'opposizione del 2001/2006, ma saremmo stati sul pezzo (come si dice nel giornalismo). Credo anche che su alcune cose - le cosiddette regole del gioco - non si può transigere, lo si deve fare con intelligenza però. Fassino ha fatto una proposta interessante per incalzare la maggioranza, ha detto: eliminate l'emendamento "salva premier" (tanto per intenderci) e votiamo il lodo Schifani - che prevede l'impossibilità per le alte cariche dello Stato di essere giudicate durante il loro mandato - con una modifica: se un'alta carica dello Stato è indagata durante il proprio mandato, il processo non viene celebrato ma allo scadere del mandato, egli non si può ricandidare per consentire che si svolga il processo.
    Questo è solo un esempio. Poi ci sono le questioni di merito, sulle quali si deve essere propositivi e si deve anticipare l'agenda del Governo e non rincorrerlo, sennò il Governo ombra è morto.
    Questa è una discussione necessaria da fare. Dobbiamo decidere come ci comportiamo nei prossimi cinque anni, altrimenti sarà dura ripresentarsi alle prossime elezioni con ambizioni di vittoria.

    Michele

    RispondiElimina
  2. Certo Michele,
    e il primo procuratore fascista, appena diventerà presidente del consiglio Veltroni lo incriminerà per una qualsiasi stupidata,(basta un processo, non una condanna, il processo sarà sospeso e alle prime elezioni non potrà essere ricandidato... bella idea ha avuto fassino

    RispondiElimina
  3. Caro anonimo, cerchiamo di essere realisti, chi glielo fa fare ad un giudice di accusare un palese innocente? Se Veltroni commettesse qualcosa e si dovesse arrivare in giudizio è scrosanto che il processo si svolga. In tempi rapidi, si intende.
    Ricordo comunque che se un giudice se inventasse un processo che non esiste rischierebbe di perdere il posto.
    Se i politici evitano di andare contro la legge chi indaga ( anche con malizia ) non può certo costruire le cose ad hoc.

    RispondiElimina
  4. Capisco Michele ma non credo sia semplice trovare la formula giusta.
    Credo che la proposta che Michele citava aveva come filo logico quello di togliere ogni alibi a Berlusconi.
    Riuscire a mostrare agli elettori la totale mancanza di rispetto che Berlusconi ha nei confronti del potere giudiziario, che è sempre riuscito a mascerare, spacciando il suo atteggiamento come legittima difesa da un Sistema che lo vede incarnare il male assoluto.
    Io vorrei non dover più sentire certe cose: http://it.youtube.com/watch?v=63-04OynuJQ

    RispondiElimina
  5. o bella... rischierebbe di perdere il posto??

    Ah si con la Forleo e De Magistris è successo così, non così mi pare con altri.

    Ok allora ti dico cosa potrebbe inventarsi un giudice:

    Veltroni avrà assunti dei consulenti quando era sindaco, vuoi non trovare qualcuno disposto a dire che alcune delle assunzioni sono state fatte con il criterio del clientelarismo?

    Da lì alla corruzione il passo è breve, si mette in piedi un processo, che poi verrà risolto con un'0assoluzione perché il fatto no nsussite.

    Il PM non perde il posto (anzi probabilmente avrà guadagnato popolarità dai vari Vespa e Mentana) e Veltroni si è giocato almeno una legislatura (due o tre se il procedimento segue tutti i gradi).

    Andrea, davvero la malizia ci vuole, ti ricordo che su Unipol e compagnia bella ci hanno costruito indagini, magari da intercettazioni assolutamente innocenti...

    RispondiElimina
  6. Mi dispiace ragazzi, ma ancora una volta mi trovo profondamente in disaccordo col vostro pensiero. Io davvero non capisco come fate a pensare che attaccando il governo sulla base dell'inconsistenza del suo operare sia la soluzione per mettere in difficoltà il governo stesso e la maggioranza. Perchè, scusate, ci sono altri temi di cui discutere che non siano i vari ddl o peggio dl costruiti ad hoc per salvare e/o tutelare gli interessi del nostro amatissimo premier? No, perchè davvero non capisco. Mi spiegate, in questi primi mesi, che decisioni ha preso il governo che fossero stati nell'interesse nazionale e non solo ed ESCLUSIVAMENTE del premier? Le cavolate di Brunetta sui dipendenti pubblici, quelle di Scajola sul nucleare e quelle di Matteoli su il Ponte sullo Stretto sono solo slogan per tenere in alto il governo, far credere che è un esecutivo forte e determinato. Cazzate!
    Non dovremmo attaccare il governo per la salva Rete4? No, facciamo pure... Non dovremmo attaccare il governo per il ddl sulle intercettazioni? No, è giusto! Non dovremmo attaccare, in ultimo, il premier per la scandalosa Lodo-Schifani bis altrimenti, poi, lui si incazza e inizia a sparare a zero contro l'opposizione facendo passare noi per i cattivi? Mi dispiace, ma non sono minimamente d'accordo.
    Veltroni, forse, solo ora si sta svegliando! Meglio tardi che mai! La Finocchiaro, che ogni giorno che passa perde pezzi della mia stima nei suoi confronti (ultima trovata: il PD potrebbe anche votare a favore per l'immunità alle alte cariche dello stato, infischiandosene, anche lei, dell'incostituzionalità del primo lodo Schifani...) sembra ancora frastornata, forse dall'ultima batosta presa nella sua Sicilia alle amministrative di qualche giorno fa.
    Michele ha scritto a proposito del governo ombra. Vorrei dire la mia: il governo ombra non esiste! Veltroni deve capire, e a breve succederà, che la sua idea di alta democrazia stile inglese in Italia è inapplicabile.

    Un caro saluto,
    Federico

    RispondiElimina
  7. Anch'io l'altra sera sentendo B che imprecava contro la magistratura definendo parte di essa una metastasi, ho avuto un crampo allo stomaco.
    Da un lato dobbiamo proccuparci di continuare a vivere in uno paese democratico e dall'altro dobbiamo creare un partito veramente alternativo nei modi e nelle proposte.
    L'unico modo per non fare il gioco di B è quello di mantenere la calma e di farlo uscire allo scoperto assecondandolo per quanto lecito e molarlente ammissibile, per poi chiedere la controprova della sua buona fede delle proposte che avanza.
    Ieri sera ho ascoltato parte di "Microfono aperto" su Radio Popolare dove intervenivano elettori del PDL e parte di Zapping su Radio1: guarda che tanta gente in buona fede crede veramente a Berlusconi; per far cambiare idea ad oltre il 30% degli italiani non basta certo l'antiberlusconismo, gli ultimi 14 anni lo dimostrano.
    Ciao Alessandro A.

    RispondiElimina
  8. Sono d'accordo con Ale A. e il suo post che non dobbiamo attaccare esclusivamente Berlusconi (anche perchè, ad essere precisi, in tutta la squadra di SanSilvio c'è parecchia gente che andrebbe criticata per la scarsa idoneità o conoscenza, per non parlare di un passato non proprio casto e puro...), così come sono d'accordo con Michele: criticando il Governo, non semplicemente il Premier, già inizieremmo a dare un nuovo stile di protesta e opposizione, tagliando ulteriormente con un passato in cui ci si alleava facilmente con chiunque, facendo leva sull'antiberlusconismo, per poi litigare una volta che si doveva collaborare e mettersi all'opera.
    Però Federico, secondo me, ha toccato il punto saliente. Va bene criticare il Governo sui suoi punti deboli, sulle sue incapacità, criticando la squadra di inetti che governa attualmente il nostro paese. Ma dobbiamo smascherare anche tutte quelle belle parole (o bugie...) che i vari Ministri mettono sulle prime pagine dei giornali (Brunetta, Scajola, Matteoli sono gli esempi più recenti) ma che in realtà sono soltanto balle, che servono per far vedere a tutti gli italiani che il Governo si sta occupando di problemi seri. Dimenticandosi, come sempre di fattori fondamentali, come il lavoro, l'aumento del costo della vita... ma quelli, come sempre, sono solto problemi inventati dalla Sinistra.
    Concludo dicendo che Il Governo ombra (o semplicemente l'Opposizione) deve sì proporre soluzioni intelligenti, ma, visto che tanto ormai dialogo non esisterà più per volontà della stessa maggioranza, dovrà dimostrarsi forte, compatto, unito e combattivo. Con l'ingrato compito di far capire alla gente la miriade di cazzate che ci viene costantemente raccontata e cercando di far aprire al 60% circa degli italiani gli occhi su chi veramente è alla guida del paese. Una persona con una scarsissima idea di democrazia, capace di tante promesse, ma vogliosa solo di sistemare per bene lui e i suoi fedelissimi.

    RispondiElimina
  9. non c'è dubbio che possa esserci qualcuno che con queste cose ci gioca ma sono il CSM e il Presidente della Repubblica che devono intervenire, e perché no, pure i giornalisti.
    La democrazia in fin dei conti è un gioco di equilibri e nessuno può permettersi (qualunque sia il suo ruolo) di valicare i propri.
    Ogni potere tende, di fatto,ad allargare la propria sfera d'influenza, e questo provvedimento non farebbe altro che aumentare il potere della politica su quello della magistratura. Se siamo tutti uguali nei confronti della legge, nessuno può essere più uguale degli altri.
    Per quel che riguarda le intercettazioni di Unipol è stata più una questione mediatica che giudiziaria, diciamo che alcuni giornalisti dovrebbero imparare a fare il loro mestiere.
    Il punto è che le regole devono contenere la forza degli aggregati sociali, altrimenti c'è il rischio che l'uno schiacci l'altro.

    Per quel che riguarda la seconda questione, che è forse la principale, il problema è di stile politico.
    Ricominciare ad attaccare b. porterebbe solamente a dargli nuova forza e nuova legittimazione. Quello che si deve fare non è dire che è un criminale ma far sì che la gente lo veda. Un eccellente esempio è stato quello dell'assemblea di ConfEsercenti, con Veltroni che anzichè attuare uno stile violento (da"è sempre lo stesso") ne ha assunto uno scandalizzato( da purtroppo non si può dialogare con una persona che non ha rispetto per le istituzioni). Anche perchè sarà pur unto dal signore ma di certo non è immortale, e se si delegittima la destra attaccandolo,una volta tolta la testa il corpo può procedere da solo; e noi non dobbiamo batterli adesso ma fra 5 anni.
    Infine c'è da dire che se non ci diamo una mossa a capire cosa siamo,quale collocazione internazionale dovremo avere e quale progetto sociale portiamo non faremo altro che parlarci a dosso, facendo la fine di arlecchino e i due padroni, schiacciato da una parte da un Di Pietro che dice che siamo con la destra e con la destra che siamo con l'IdV.
    Sarebbe forse ora di tirar fuori le balle e mostrare a quel 34% di elettori che non siamo dei pesci lessi!

    RispondiElimina
  10. Andrea concludeva:
    "Sarebbe forse ora di tirar fuori le balle e mostrare a quel 34% di elettori che non siamo dei pesci lessi!"

    E' da fine aprile che lo predico invano! E poi, una domanda: ma siamo proprio così sicuri di rappresentare ancora quel 34% degli elettori? Guardando le amministrative in Sicilia e ascoltando tanti elettori che votarono PD ad aprile, mi è sorto qualche dubbio...

    RispondiElimina
  11. Sono d'accordo con quello che scrivono ale e michele, anche se c'è molto di vero in quello che dice federico (oddio sono anch'io preda del "ma anche"?) :)

    vorrei puntualizzare 2 cose:
    @ Longo: guarda che un giudice può benissimo montare un caso giudiziario, perché a ciò spinto dall'altra parte politica interessata, senza scontarne nessuna conseguenza. E' appena successo con Mastella e la moglie (2 che cmq si meritavano quella fine): un giudice di Napoli che pochi giorni dopo andava in pensione (e quindi non rischiava niente) ha fatto partire il polverone... alla fine i 2 politici partenopei ne sono usciti puliti (almeno da quelle accuse...) perché non c'era niente di concreto sotto, ma intanto come ripicca per il mancato appoggio datogli da Prodi e alleati, Mastellone ha fatto cadere il governo, e ha riconsegnato il Paese in mano a Silvio e le destre. Non ci vedi una manovra politica dietro? Cambia le lenti degli occhiali allora!

    @ Federico: ti prego non farti abbindolare dai politici del PDL (o da Parisi, che lo dice per altri motivi, per far le scarpe a Veltroni) che dicono che la Sicilia è un indicatore dell'Italia... basta ipocrisie ragazzi, lo sanno tutti che in quell'isola il voto è completamente controllato (o cmq successivamente manipolato) dalla MAFIA!! Infatti ha sempre vinto la DC in passato, anche quando proponeva come candidati direttamente boss mafiosi, poi il primo partito è diventato l'UDC (l'UDC signori, ma ci rendiamo conto? Che senza il sostegno della mafia sarebbe scomparso dal Parlamento!) di Cuffaro e MPA di Lombardo... col trionfo del PDL che fa sempre en-plein. Poi ovviamente, alla mafia dovete aggiungere anche che la cultura sicula è la più conservatrice d'Italia, basta vedere i delitti d'onore che facevano fino a pochi anni fa, o la "fuitina" che molti ragazzini fanno ancora adesso... lì la sinistra non vincerà MAI, mettetevelo in testa.

    Stefano (il ragazzo di Galbiate)

    RispondiElimina
  12. Non si può pensare di dissociare critica alGoverno e critica a Berlusconi: sono una cosa sola. Questo governoèimmagine e somiglianza del suo creatore.
    In nome di una non meglio rpecisata politica del confronto sui fatti, dovremmo ammettere la legittimitàdi quell'uomo? Spero di no.
    Tu dici: non saremo mai allaloro altezza per quanto riguarda lacomunicativa. Vero,chiediamoci il perchè!
    Sfatare ilmito di Berlusconi uomo vincente potrebbe essere un buon punto di partenza. Mettere davanti al Mondo il fatto che un condannato ci rappresenta potrebbe aiutare. Certo, accettando certi decreti legge ci si impantana.
    Non si impantana sono l'opposizione, si impantana il Paese. Il "salva-premier" non salva solo lui, ma molti (troppi) altri criminali,tanto per fare un esempio . Andando contro di lui e il suo provvedimento si fa un favore alla società civile.
    "Vi prego fratelli, restate fedeli alla terra": non facciamo speculazioni teoriche, non si puòdissociare Berlusconi dal suo entourage.

    Edoardo Zerbi

    RispondiElimina
  13. Vorrei ricordare a tutti quanti, che Berlusconi, prima di essere un politico dall'operato discutibile, un'imprenditore che monopolizza l'informazione nonchè un perfetto incompetente in molti ambiti, è un CRIMINALE!!

    Cioè ragazzi, Berlusconi ha avuto molti processi, qualche volta è stato assolto in modo SOSPETTO, ma altre volte è stato prescritto (a volte si è dato un aiutino con un legge che diminuisce i tempi di prescrizione), oppure ha cambiato la legge prima della sentenza definitiva, con una bella conclusione stile "il fatto non consiste reato" (vedi falso in bilancio).

    Quindi è DOVEROSO fare una guerra a Berlusconi, perchè lui in questo momento dovrebbe essere in prigione. E' proprio questo il punto sul quale bisogna insistere. E mi piacerebbe vedere questa opposizione fantasma prendere la situazione per le palle invece che perdere tempo.

    Per fortuna che persone come Di Pietro (che non è uno stronzo qualunque come sapete ma è stato in magistratura e quindi qualcosa di giustizia ci capisce) non hanno paura a sbandierare questa situazione.

    Io penso che se tutta l'opposizione fosse compatta e si OPPONESSE, le cose potrebbero realmente cambiare.

    A sto punto non mi resta che sperare che ci pensino i leghisti a fermare questo casino come ai vecchi tempi!

    RispondiElimina