27 gennaio 2009

IO RICORDO

Devo ringraziare Mamma e Papà, perché un giorno, quando ero ancora bambino e andavo alle scuole elementari, durante una vacanza in Germania, mi portarono a visitare il campo di concentramento di Dacao. Era unpomeriggio di inizio primavera e ricordo tutto. Ricordo i colori degli alberi e delle baracche ricostruite e appena imbiancate. Ricordo il profumo di nuovo e la strada di sassolini grigi. Ricordo le foto scattate dall'esercito di liberazione a quelle persone che Primo Levi si chiedeva se si potesse chiamarli uomini. Mi ricordo i forni e ancora mi vengono i brividi. Mi ricordo che io, da bambino, avevo provato dolore e ancora oggi, quando ci penso, inorridisco.
Erano uomini ed erano donne, prima ancora che gli aggettivi che li hanno condannati all'inferno in terra.
Non verranno dimenticati.

Di seguito vi propongo otto sezioni del documento originale che fu mostrato durante il processo di Norimberga. Io non li ho visti tutti, e a dire la verità non risco a finirne uno; Spero che chiunque schiacci play abbia la forza di piangere e magari di sentirsi torcere lo stomaco. Non preoccupatevi se vi sentite male perché Noi siamo uomini.






Ricordare quanto successo è nostro dovere, nonché un diritto che dobbiamo a tutti quegli uomini e quelle donne massacrati nei campi di sterminio.

** Il documento completo su :
www.andrealongoni.wordpress.com

7 commenti:

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  2. Un italiano su dodici antisemita, e chissà quanti di più sono razzisti. Ma la storia non serve a niente? Io credo di sì, credo che la storia serva e sia maestra di vita per gli uomini. Il problema è che in italia (e non solo) ci sono un sacco di animali.

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  3. Vedi chapions, dare degli animali è come gettare la spugna.
    Perché invece non facciamo nostro il promuovere viaggi verso i campi di concentramento per portarci i ragazzi e fargli vedere con i loro occhi. Credo che questo possa essere un modo forte e diretto per colpire alla radice la sensibilità delle persone.
    Diventa più difficile dire "li avrebbe dovuti bruciare tutti" quando diventa concreto il fatto che qualcuno è morto urlando in un forno crematorio.

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  4. Longo ha ragione. In quarta superiore sono stato nel campo di Dachau con la mia classe, ed è una cosa che ti fa riflettere, e un pò ti cambia.

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  5. Non è tanto il fatto di essere animali è che certe cose la natura umana preferisce dimenticarle che affrontarle. L'importante è non arrendersi mai e continuare a ricordare gli orrori del passato affinchè non si ripetano.Il senso della giornata della memoria è questo ma, se i dati sono quelli che dice champions, un giorno all'anno evidentemente non basta.

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  6. LO STERMINIO DEI DISABILI FU LA PROVA GENERALE DELLA SHOAH

    Tutto cominciò nel 33 con la presa del potere da parte del partito nazista, che intraprese una politica di conservazione della razza fatta d’epurazioni e soppressioni.
    L’offensiva contro i disabili cominciò con la legge sulla Sterilizzazione che serviva a prevenire la nascita di una nuova generazione affetta da malattie ereditarie, la conseguenza fu che migliaia di cittadini tedeschi furono sterilizzati, poiché ritenuti indegni di riprodursi.
    Il terribile programma proseguì con l’eliminazione fisica, attraverso l’eutanasia, dei soggetti indesiderati cominciando proprio dai bambini disabili che venivano obbligatoriamente denunciati alle autorità fin dalla nascita.
    Non bisogna assolutamente dimenticare che, molti di loro, furono utilizzati come cavie umane per i primi macabri esperimenti di genetica e che le tecniche d’annientamento attraverso la deportazione e l’eliminazione fisica furono provate prima sulle persone con disabilità psichiche e fisiche.
    Con l’inizio della guerra, il regime, su ordine di Hitler, diede inizio al programma d’eutanasia di massa delle persone disabili adulte che passerà alla storia come il terribile PROGETTO T4.
    Le motivazioni che spinsero Hitler ad attuare questo progetto furono sostanzialmente due; una di tipo economico, l’eutanasia dei disabili adulti avrebbe fatto risparmiare, allo stato, diversi milioni di marchi, l’altra di tipo ideologico, volta in pratica a cancellare il passato, perché quelle erano
    “ vite indegne di essere vissute”.
    Questo sterminio, che non ha di certo risparmiato i paesi occupati, ha avuto dei drammatici strascichi anche in Italia come documenta la storia a proposito dei manicomi di Venezia.
    In questa giornata della memoria credo sia giusto, raccontare anche di questa parte semisconosciuta dell’Olocausto che in seguito si sarebbe rivelata poi come una macabra prova generale di quello che sarebbe successo agli Ebrei e agli Zingari.
    La tragedia di queste persone, che forse non tutti conoscono, ci coinvolge a pieno nella GIORNATA DELLA MEMORIA, e ha perfettamente ragione chi afferma che nella tragedia di ognuno si ritrova la Storia di tutti.
    dimenticare sarebbe un nuovo delitto.

    Yellow

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  7. Caro yellow, ti ringrazio perché spesso incentriamo la nostra attenzione sul dramma ebraico, dimenticandoci non solo degli zingari, dei comunisti e degli omosessuali ma anche di quelli che furono, come tu dici, i soggetti delle prova generali di quel massacro.

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