Già in campo da settembre con iniziative, scioperi e proposte, le Università moltiplicano le iniziative in vista dell'approvazione del DDL Gelmini inizialmente prevista oggi alla Camera, e ormai slittata a martedì 30 novembre mentre il Governo va allo sbando sulel sue stesse proposte.
L'attacco al sistema universitario e delle ricerca statale non aveva mai raggiunto un livello cosi alto in un quadro del Paese profondamente instabile da un punto di vista politico. L'Italia è tra i Paesi che in Europa ha investito di meno in formazione e ricerca negli ultimi decenni. La riforma della Gelmini stabilizza i tagli (oltre 1 miliardo di euro) e non dà alcuna prospettiva ai ricercatori e studenti.
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