
Mi sembra evidente che al partito che abbiamo costruito manchi un cuore che batta, che lo faccia vivere, che faccia provare emozioni forti ai suoi iscritti, ai suoi elettori e, soprattutto, agli italiani.
Chi, se non i giovani, possono rappresentare il cuore di un partito? Siamo noi ad incarnare i sogni, i desideri e le speranze di questo Paese. In noi ripongono le loro speranze milioni di ragazze e ragazzi italiani che vivono, con grande disagio, in Italia, o costretti a vivere all'estero, dove cercano di farsi valere e aprirsi una vita professionale dopo anni di sacrifici negli studi.
Il PD sa rispondere alle richieste, alle esigenze delle giovani generazioni? Io credo di sì. A loro lanciamo parole chiare: merito, scuola efficiente e università liberata dalle baronie, mondo del lavoro aperto e svuotato dai corporativismi, lotta alle discriminazioni - religiose, sessuali e razziali – e alle mafie.
Noi siamo i giovani del PD. Abbiamo queste idee e le vogliamo discutere con tutti. Non viviamo su ideologie che hanno diviso e straziato altre generazioni negli anni passati. Noi crediamo nell'Italia. Crediamo che il nostro sia un grande Paese che ha risorse straordinarie e le trova maggiormente nei giovani. E' proprio sui giovani italiani che noi scommettiamo e con loro giocheremo la nostra battaglia generazionale, per poter sostenere con orgoglio di essere italiani.
Concordo con Michele: il cuore del PD non possiamo che essere noi giovani. Ma a volte ho paura per quello che vedo sulla scena politica, anche nel nostro partito. Alcune persone hanno fiducia in noi giovani e sono disposte a fare un passo indietro per darci spazio, si interessano alle nostre opinioni, al nostro modo di vivere e vogliono provare a capire con che occhi noi guardiamo il mondo. Molti però, sono ancora chiusi nelle logiche di Partito e non mollanno il "cadreghino". Molti pensano che noi giovani siamo molto utili quando c'è da distribuire i volantini, quando c'è da fare la conferenza stampa, ma non quando si prendono le decisioni. Perchè su queste non siamo mai interpellati e dobbiamo sempre prentendere e lottare? Io vorrei che la politica si aprisse ai giovani diventando più accessibile, non fatta di interminabili riunioni che ruotano intorno a cavilli burocratici, di documenti in politichese, di tante parole e pochi fatti. I giovani vogliono essere chiamati in causa, partecipare, vedere nel concreto l'impegno politico. La politica per noi non è fatta di calcoli, di correnti, di apparteneze, di strategie, ma di passione. Finchè questa non sarà la base, non saremo mai un partito veramente NUOVO e non parleremo a nessuno, saremo sempre autoreferenziali. Molti del nostro partito si interessano di più ad altri movimenti govanili della provincia senza accorgersi che ci sono ragazzi e ragazze che si impegnano costantemente al loro fianco. Possibile che oltre a dover con difficoltà cercare di raggiungere più persone possibili dobbiamo anche convincere il nostro stesso partito che noi giovani, seguendo logiche diverse, siamo presenti e soprattutto indispensabili?
RispondiEliminaIl problema della non considerazione dei giovani è una cosa diffusa non solo in politica, ma in tutti i campi.
RispondiEliminaLe persone con più esperienza sono "gelose" e non lasciano spazio ai giovani perchè temono di trovare qualcuno più bravo di loro...
In italia poi non aiuta il fatto che gli anziani sono nettamente in maggioranza!
Bravo Michele: la passione che traspare dal tuo intervento deve essere quella che caratterizzerà l'esperieza dei giovani PD. In gioco c'è il nostro futuro, abbiamo il diritto,ma anche il dovere, di scendere in campo e portare il nostro contributo. Per questo, naturalmente, è fondamentale avere la certezza di essere presi sul serio, di essere veramente ascoltati, non solo usati quando serve, come dice Vero. Il Partito Democratico, per come lo vedo io, è un partito giovane. Non per l'età dei suoi componenti (non ancora, almeno)bensì per il modo di fare politica. Non può essere altrimenti: deve essere dinamico, reattivo, flessibile, aperto e ottimista. Il contributo dei giovani al PD è, quindi, decisivo. Siamo portatori di interessi specifici, nè più nè meno di chi ha qualche anno in più. Dobbiamo essere i primi, noi che "ci siamo" in questa fase iniziale, a rendere il PD un luogo accogliente per i giovani, che trasmetta la positività e l'utilità dell'esperienza politica democratica!
RispondiEliminaNoi giovani non dobbiamo far altro che impegnarci in prima persona nel mondo della politica.
RispondiEliminaSolo così si riuscirà a dimostrare quanto sia indispensabile il nostro contributo per il futuro (e presente) della nostra società.
Sono d'accordo con Stefano quando dice che l'unico modo per cambiare le cose è farlo dall'interno dandosi da fare in prima persona. Se diciamo che le cose non vanno come vorremmo ma poi lasciamo che siano gli altri a decidere per noi non avremo fatto nulla per cambiare ciò che non ci piace.
RispondiEliminaSecondo me in questo nuovo partito qualche spazio di manovra c'è, dobbiamo collaborare tra noi ed essere bravi a cogliere le occasioni che verranno.