23 aprile 2008

THE DAY AFTER


Siamo all’indomani di una sconfitta elettorale, che in qualche modo ci aspettavamo, ma che comunque ha provocato in tutti noi un iniziale abbattimento e delusione, dato l’impegno e la passione che abbiamo investito nel progetto del Partito Democratico. Anche noi Giovani Democratici abbiamo sentito quindi la necessità di un momento di riflessione sui risultati per poi iniziare un nuovo percorso di lavoro.

Sono state dette molte cose interessanti. E' stato notato come nelle città dove l’informazione gira velocemente il messaggio del neonato PD è stato recepito, capito, apprezzato maggiormente che nei piccoli centri, dove invece si fa più fatica a comunicare e raggiungere le persone, soprattutto i giovani. L’idea nuova che portavamo probabilmente non è arrivata ovunque, non è stato capito a pieno chi siamo, chi è il PD.
Si rifletteva sulla Lega, che ha trasmesso una finta trasversalità che l’ha fatta assomigliare all’antipolitica, attirando l’attenzione giovanile. E' anche vero che il voto giovanile sia influenzato anche da questioni di “moda del momento”, per cui sarebbe da sfigati essere di sinistra!
Abbiamo notato durante la campagna elettorale che spesso il voto è dato da una visione se possiamo dire “egoistica” delle cose: ognuno pensa a cosa vuole per sè stesso e non per il Paese nella sua interezza. Non si pone la domanda “Qual è il paese che voglio?”, ma si preoccupa di cosa conviene a sè stesso.

Ci siamo scambiati queste nostre impressioni, ma abbiamo anche condiviso la consapevolezza che se abbiamo perso significa che abbiamo sbagliato qualcosa. L'’esperienza debole e ingessata del governo Prodi non ha aiutato: noi giovani valutiamo molto in base a quello che vediamo, in base all’operato ed è per questo che adesso dobbiamo agire. L’immagine che mostreremo del nostro partito sarà determinante: dobbiamo mostrarci un partito coraggioso, forte, determinato, coeso e continuare a portare novità e far parlare di noi.

Noi Giovani Democratici, come tutto il PD, abbiamo quindi bisogno di un progetto da portare avanti nei prossimi mesi, progetto che fin ora è mancato per via degli eventi che ci hanno travolto. Dobbiamo iniziare a creare tra i giovani un tessuto di riflessione, ripartire dalle scuole, magari iniziando da temi non troppo complessi o politicizzati. Come primo passo abbiamo intenzione di organizzare una campagna e un’iniziativa contro le mafie in occasione dell’anniversario della morte di Giovanni Falcone, a maggio. Sarà importante dimostrarci sempre presenti sul territorio, parlare con la gente, con iniziative permanenti e tematiche. Dobbiamo offrire occasioni di dibattito e di proposta alla portata di tutti, con poche parole semplici, chiare, concrete e creare quel tessuto di riflessione e partecipazione che deve trionfare sull’intolleranza e sull’individualismo.

Siamo contenti che durante la campagna elettorale molti ragazzi e ragazze abbiano condiviso con noi impegno e passione e per questo li ringraziamo tutti! Le premesse per un buon progetto ci sono, quindi andiamo avanti con l'entusiasmo che fin dall'inizio ci ha caratterizzato!


3 commenti:

  1. E' proprio questo il punto...far recepire il messaggio del PD anche nei piccoli centri, far capire che la politica non è una questione di tendenza, ma è sforzarci, TUTTI, per avere un paese migliore, speriamo che l' entusiasmo dei GD sia contagioso...anche per stare all' opposizione.

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  2. Temo diventeremo il paese "illegalitè, immoralitè e impunitè"... cazzu cazzu...

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  3. Ha detto bene Motta l'altra sera... Abbiamo la "fortuna" di essere all'opposizione! Secondo me nell'enorme dispiacere della sconfitta questa è l'occasione da cogliere! Non abbiamo addosso gli occhi puntati e potremo diventare un partito forte e concreto. Conquisteremo la fiducia dell'elettorato per poter vincere alla prossima occasione. Ma, come ha detto bene Paolo, Tutti dobiamo sforzarci ma soprattutto crederci, e restare entusiasti! Per dimostrare che non ce l'abbiamo fatta ma ci siamo! E saremo più forti di prima!

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