Uno dei peggiori difetti
della nostra società è la meta-informazione o l'informazione
parziale, che io sintetizzo ormai in una definizione generale:
informazione “mediatica”, causata dal sempre più progressivo
sviluppo dei media e dall'assoggettamento universale alla “cultura
mediatica”, come unica chiave di lettura della realtà. Ciò che
trapela da tutto questo, dai telegiornali, dai talk show, dai
giornali, dagli inserti, è un mondo distorto, un mondo storpiato o
un mezzo-mondo, descritto dalle notizie che hanno perso il valore
della onestà giornalistica, sostituendolo con quello dell' “attira
l'attenzione”.
Tant'è che il viaggio a Roma con i compagni dei Giovani Democratici di Lecco nei luoghi, come Palazzo Madama o Palazzo Montecitorio, dove lavorano i più criticati di questi tempi, i politici, diciamo che mi ha ulteriormente confermato questa contrapposizione netta tra la realtà dei fatti e la realtà giornalistica. Partendo dal presupposto che anche io arrivavo a Roma un po' diffidente e carico di rancore verso le istituzioni.
In un susseguirsi di incontri e visite, abbiamo potuto conoscere e penetrare per pochi giorni in questo mondo tanto accusato quanto sconosciuto. Ci siamo potuti fare un'idea nostra, pulita e incontaminata da tutto quello che vi è fuori, basandoci su ciò che abbiamo visto noi in prima persona.
Tant'è che il viaggio a Roma con i compagni dei Giovani Democratici di Lecco nei luoghi, come Palazzo Madama o Palazzo Montecitorio, dove lavorano i più criticati di questi tempi, i politici, diciamo che mi ha ulteriormente confermato questa contrapposizione netta tra la realtà dei fatti e la realtà giornalistica. Partendo dal presupposto che anche io arrivavo a Roma un po' diffidente e carico di rancore verso le istituzioni.
In un susseguirsi di incontri e visite, abbiamo potuto conoscere e penetrare per pochi giorni in questo mondo tanto accusato quanto sconosciuto. Ci siamo potuti fare un'idea nostra, pulita e incontaminata da tutto quello che vi è fuori, basandoci su ciò che abbiamo visto noi in prima persona.
Il lascito di quest'esperienza diciamo che, a livello personale, può essere una considerazione più alta della politica e soprattutto delle istituzioni. Al di là del fascino dei posti visitati e dell'interesse relativo alle udienze di Camera e Senato, l'aver avuto la possibilità di confrontarsi in una cena con diversi parlamentari, liberi da freni istituzionali e spogliati delle loro vesti di interlocutori lontani o quasi invisibili, è stata forse la cosa più toccante e più rappresentativa di questo viaggio perchè, in quel contesto, non si è percepita minimamente alcuna distanza ma, anzi, una normalissima convergenza di idee, pensieri, timori, dubbi, comportamenti e reazioni. Insomma, non sono alieni o figure depravate, come vengono malamente dipinte dai media, ma sono persone come noi con la differenza di avere un interesse ed un obiettivo più alto di qualunque altro lavoro: il bene comune di tutta la nazione. Certo, non si può far di tutta l'erba un fascio ma come esistono lavoratori onesti e lavoratori corrotti, esistono parlamentari, per la maggior parte, dediti al loro obiettivo ed altri dediti a scaldare la poltrona: c'è sempre una pecora nera. Tuttavia, non per questo bisogna concedersi a banali generalizzazioni.
Quella sera vi era un contatto umano che sembrava quasi surreale a tutti noi perchè non ci aspettavamo nulla del genere. Per questo, riporto questa cosa come la più significativa perchè, credo, abbia toccato tutti noi e abbia suscitato reazioni molto positive e, per certi versi, inaspettate.
Lungi da me, quindi, ogni forma di qualunquismo! Se posso dire di aver imparato qualcosa, dico di avere imparato a conoscere questa professione e di poterne riservare il massimo rispetto per le figure che la rappresentano. Infatti, bisogna capire che per tutto c'è un motivo, per nulla celato e non sempre negativo per forza, come ad esempio può essere il tanto odiato e condannato pubblicamente finanziamento pubblico ai partiti: c'è un motivo, alto e positivo, di far politica che ne sta alla base. Cioè, il poter permettere di far politica a tutti, anche ai ceti meno abbienti. Da qui, si deve capire che l'interesse di ogni parlamentare guarda più in là ed è più ragionato di quanto può sembrare ad una superficiale quanto parziale interpretazione e conoscenza dell'argomento.
Il qualunquismo, incarnato oggi dai grillini e che spopola attraverso i media, è solo bassa strumentalizzazione di tutto ciò che è il mondo politico e, in congiunzione con il giustizialismo dei finti puri, crea solo caos e odio.
Credo fermamente che questa esperienza sia stata fondamentale per qualunque persona voglia far politica, e che, quindi, deve avere rispetto delle istituzioni, e ha a cuore la cosa pubblica. Non si può amare e rispettare il proprio paese senza riservare gli stessi sentimenti alla propria classe politica che lo governa e che ci governa.
E poi diciamocelo.. Roma è sempre Roma!
Gino Del Boca
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