10 marzo 2008

DIAMO CREDITO ALLA CREATIVITA'


Avete mai letto “Il venditore di storie” di Jostein Gaarder? E’ la storia di un personaggio molto creativo, la cui fantasia superava ogni limite e gli permetteva di creare da piccoli dettagli storie anche molto articolate. Col tempo si è reso conto della potenziale ricaduta sociale che poteva avere una dote del genere: cominciò così a vendere le proprie storie per creare un mercato fra scrittori in crisi…ma non solo, cominciò anche a utilizzare le propri storie per “creare relazioni” attorno a sé, per condividere e contagiare altri con il suo entusiasmo per l’inventare.

Visto che entrambi i grossi partiti che correranno in questa campagna elettorale hanno nel proprio programma il concetto della creatività, sono andato a contestualizzarla:

1) Programma PdL seconda missione: “no tax” sperimentale per le nuove iniziative imprenditoriali e professionali dei giovani
Programma PdL quarta missione: Legge quadro per lo spettacolo dal vivo (teatro, musica, danza, circhi e spettacolo viaggiante) e per promuovere la creatività italiana in tutti i campi dello spettacolo, dell’arte e della multimedialità

2) Programma PD 6° punto: Dare credito alla creatività e all'attività delle ragazze e dei ragazzi. Costituire per i giovani - allargando le misure del Protocollo sul welfare - fondi per il credito e il micro-credito, che consentano di ottenere prestiti, con restituzione posticipata agevolata, e sostenere finanziariamente percorsi formativi e progetti imprenditoriali nei settori dell’innovazione tecnologica, dello sviluppo sostenibile, nei servizi di utilità sociale e impegno civile.

Se “il venditore di storie” dovesse votare in Italia, forse sarebbe un grosso indeciso…

Mi sembra che la PdL leghi la creatività soprattutto ad un aspetto individualistico ed economico (al di là poi del discorso Spettacolo) fine a se stesso. Vende le sue storie.

Il PD, invece, mi pare rigiochi sulla collettività ciò che viene agevolato economicamente, ampliando le sue vedute sul bene comune, sull'utilità sociale e sull’impegno civile. Crea relazioni.

Per me, che lavoro nel sociale, la solidarietà sociale deve essere legata strettamente con la creatività dei giovani: valorizzo i miei talenti non fini a se stessi, ma per rigiocarli attento al contesto in cui vivo. Forse è qui che si gioca una bella fetta di campagna elettorale.

Fabio


2 commenti:

  1. La creatività oggi si scontro subito con la burocrazia, è importante che i giovani possano creare nuove imprese senza aspettare mesi e mesi per le autorizzazioni.
    C'è da dire che oggi con internet pubblicizzare la propria creatività è molto più semplice, se aprire un'attività fosse semplice come creare un account su ebay...

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  2. Apprezzo cio' che dice Fabio sul valore della solidarità sociale e sull'esperienza comunitaria del fare impresa anche se trovo che i due punti del programma che pur apparentemente possono sembrare simili hanno profonde differenze NO TAX è ancora una volta lo specchietto per le allodole.Non tassare i redditi è profondamente diverso da fornire prestiti d'onore o agevolati, promuovere la formazione per i giovani e il sostegno alle imprese fatte da giovani...
    Qualcuno bisogna che spieghi al pdl che pagare le tasse è un dovere di cittadinanza oltrechè un diritto sacrosanto dei cittadini che altrimenti non avrebbero la scuola la sanità e tutte quelle cose che credo anche i giovani aspiranti imprenditori siano in grado di apprezzare..

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