
Finora mi sentivo al sicuro da fenomeni atmosferici estremi in questa zona dal clima mite, ma le piogge torrenziali che si sono abbattute in questi giorni sul Piemonte hanno ridestato in me le immagini dei disastri naturali che si succedono negli ultimi anni (alluvione a Praga, in Myanmar…). Tutti si lamentano che il clima sta impazzendo, che non esistono più le mezze stagioni…Anomalie climatiche ci sono sempre state, ma ora sono triplicate secondo le statistiche. Gran parte della colpa è del genere umano, e non tiriamo in ballo la variazione dell’inclinazione dell’asse, la precessione degli equinozi, l’eccentricità dell’orbita…tutte scuse! Sono fenomeni astronomici influenti ma neanche la loro somma può fare quello che lo sfruttamento eccessivo e sregolato delle risorse naturali e l’inquinamento sta facendo alla Terra.
Da una parte mi da speranza vedere che prediligere i mezzi pubblici all’auto o fare car sharing, utilizzare lampadine ed elettrodomestici a risparmio energetico siano costumi in diffusione per salvaguardare l’ambiente. Dall’altra, il comportamento poco “environmentally friendly” di paesi interi quasi vanifica gli sforzi che i singoli fanno; penso agli USA che fino a poco tempo fa se ne infischiavano del protocollo di Kyoto o ai paesi in via di sviluppo che non guardano tanto al sottile nel loro momento di boom economico. Si parla tanto di energia da fonti rinnovabili, ma il mio timore è che la “conversione” da petrolio & metano a risorse alternative sia molto lenta.
La Terra ha la febbre, che continua a salire. Le conseguenze dell’effetto serra sono note a tutti: tra queste, il riscaldamento globale provoca lo scioglimento dei ghiacci, da cui l’innalzamento del livello dei mari e l’estinzione di un intero ecosistema, e addio orsetti polari Knut & co. Alcuni scienziati affermano che entro il 2050 tutto l’Artico sarà navigabile; non tutti sanno che, nel frattempo, con il salire delle temperature più iceberg si staccano dalle coste e in questi giorni a Ilulissat, Groenlandia, si è riunita la diplomazia dei paesi che si affacciano sul Mar Glaciale Artico per discutere anche nuove rotte per evitare tragedie come quella del Titanic.
Non dobbiamo andare lontano per vedere come i cambiamenti climatici influenzano la qualità della nostra vita quotidiana, e l’alluvione del Piemonte è uno dei segni più tangibili.
Valentina
Da una parte mi da speranza vedere che prediligere i mezzi pubblici all’auto o fare car sharing, utilizzare lampadine ed elettrodomestici a risparmio energetico siano costumi in diffusione per salvaguardare l’ambiente. Dall’altra, il comportamento poco “environmentally friendly” di paesi interi quasi vanifica gli sforzi che i singoli fanno; penso agli USA che fino a poco tempo fa se ne infischiavano del protocollo di Kyoto o ai paesi in via di sviluppo che non guardano tanto al sottile nel loro momento di boom economico. Si parla tanto di energia da fonti rinnovabili, ma il mio timore è che la “conversione” da petrolio & metano a risorse alternative sia molto lenta.
La Terra ha la febbre, che continua a salire. Le conseguenze dell’effetto serra sono note a tutti: tra queste, il riscaldamento globale provoca lo scioglimento dei ghiacci, da cui l’innalzamento del livello dei mari e l’estinzione di un intero ecosistema, e addio orsetti polari Knut & co. Alcuni scienziati affermano che entro il 2050 tutto l’Artico sarà navigabile; non tutti sanno che, nel frattempo, con il salire delle temperature più iceberg si staccano dalle coste e in questi giorni a Ilulissat, Groenlandia, si è riunita la diplomazia dei paesi che si affacciano sul Mar Glaciale Artico per discutere anche nuove rotte per evitare tragedie come quella del Titanic.
Non dobbiamo andare lontano per vedere come i cambiamenti climatici influenzano la qualità della nostra vita quotidiana, e l’alluvione del Piemonte è uno dei segni più tangibili.
Valentina
Bè, gli USA non saranno risparmiatori energetici ma quantomeno non sono ipocriti come noi,che abbiamo firmato il protocollo di Kioto ma prendiamo una multa crescente che potete leggere in alto a destra in questo link : http://www.kyotoclub.org/ .Quando fu rifiutato il nucleare in Italia, lo si fece in nome delle energie rinovabili.Bè forse ce ne siamo dimenticati e abbiamo fatto fare qualche dindino in più a chi vende petrolio e carbone.Poi ci lamentiamo se paghiamo tano...
RispondiEliminaIo parteciperò sicuramente alla manifestazione del 7. Per altro se qualcuno è interessato a vestirsi da pinguino me lo dica che quelli di legambiente hanno affittato 50 costumi e cercano volontari per indossarli:P!Invece per gli amanti della musica fin dalla mattina sarà attivo un sound system alimentato ad energia solare! Dalle 10 alle 12.30: Matinée jazz dal vivo con Boogey Man Orchestra Dalle 12.30 alle 14.00: Funky con DJ Kleopatra Dalle 17 al tramonto DJ SUN SET con Frankie Hi Nrg, Dub Sync di Madaski e Bunna, Dj Filo, Vito War!comunque tante altre iniziative per la giornata le trovate al link cliccando sul titolo del post. Inoltre sul sito ci sono anche suggerimenti e accorgimenti per ridurre l'impatto ambientale nel nostro piccolo, che credo sia la cosa più utile e più concreta. Diamoci da fare e sensibilizziamo più gente possibile...
RispondiEliminaAnche io a volte ho l'impressione che i piccoli accorgimenti del singolo possano fare poco di fronte a processi produttivi energivori e a politiche economiche mondiali che se ne infischiano del consumo di risorse ma comunque alla fine penso che val la pena provarre a dare il nostro piccolo contributo. Iniziative come la marcia di sabato servono a far capire che siamo in tanti a volere un mondo diverso ed essere in tanti e far sentire la nostra voce è un modo anche per scuotere chi preferisce nascondere la testa sotto la sabbia e pensare che il problema dei cambiamenti climatici sia una balla inventata da qualche scienziato catastrofista e che grazie al progresso e alle nuove scoperte riusciremo a mettere a posto tutto.
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