31 luglio 2008

MA CI SONO O CI FANNO?


Dai mezzi d'informazione (o presunti tali) apprendo ogni giorno notizie che testimoniano il dilettantismo che questo governo ha messo in campo nella formulazione delle norme.
Vedo piovere decreti che vengono smentiti dagli stessi membri del governo (il tutto in meno di mezza giornata).
Vedo due parlamentari che sugli assegni sociali dicono due frasi diverse, che per errore ne scaturiscono una terza, che fa tremare quasi un milione di italiani.
Vedo processi interrotti per salvare le Poste, che però per errore si applicano a tutti, anzi no mi sbagliavo.
Vedo tagli alla polizia, anzi no, anzi i poliziotti protestano (non hanno neppure le scarpe a Lecco) e alla chi ci mandano: i militari.
Vedo (o meglio vedrò) i militari a Milano: sono 300 anzi 400 anzi non lo ho ancora capito e sono in bermuda, anzi no in mimetica con il fucile d'assalto.
Vedo il ministro Brunetta che dice "visita medica di controllo!!!!": poi scopri quanti medici dovrebbe assumere e non ha la copertura.
Vedo Alitalia rinascere come una fenice con 5.000, anzi no 7.000 nuovi baby-pensionati, con i soliti amici degli amici che se la pigliano, ma senza debiti pregressi.
Vedo tutte queste cose (e ce ne sono tante altre) eppure parlando con la gente la risposta è: "sì è vero, il governo stà commettendo anche degli errori, ma almeno fa qualcosa!!"

Giuro che se dovessimo tornare al governo e vedo una lenzuolata di Bersani che viene stoppata da qualche "sacca clientelare", prendo un lanciafiamme e vado a Roma.

Alessandro A.

6 commenti:

  1. Sveglia!, vogliono farci credere che i Ministri competenti (Welfare e Pubblico impiego) non erano al corrente della presentazione di questi emendamenti. Vogliono farci credere che il parlamento vassallo ha fatto tutto questo all’insaputa del Monarca. Questo parlamento, espressione evidente della teoria assolutistica di Hobbes secondo cui l’unità della volontà politica coincide con l’unicità fisica della persona che governa poiché gli individui si riuniscono in una comunità politica solamente nel momento in cui rinunciano a gran parte dei loro diritti naturali a favore del sovrano, avrebbe fatto tutto da solo?????. Ma per piacere.
    E noi? L’impressione è quella di un partito costantemente fuori onda. Mai sul pezzo, con le vecchie avanguardie paragonabili ad antichi messaggeri inviati dalle aristocrazie nel campo nemico per trattare un accordo in luogo dello scontro. Nel frattempo “il resto” cerca di sopravvivere perso in una “disputatio” dove non mancano mai i soliti vecchi e noiosissimi Magister e dove l’unica cosa che pare ritrovarsi è la volontà di mantenere, da parte di molti dei prescelti (nel senso di non eletti) una identità politica ad uso e consumo personale.
    E così in onda ci và solo il presidente bonsai circondato dai suoi vassalli, perché lui un profilo ce l’ha. Il Profilobenito. E chi va via perde il posto all’osteria, salvo poi lamentarsi se il disagio e il dissenso assumono carattere e forme poco aristocratiche, lontane dal bon-ton in giacca e cravatta. E il tempo scorre inesorabile tra la ricerca di un profilo alto e una caduta in basso (Del Turco). Ogni tanto qualche nostalgico, con il grembiulino scolastico della Gelmini, e in perfetto stile “non è mai troppo tardi” ci ricorda che i salari sono bassi e la pressione fiscale troppo alta e se il governo continua così potrei anche arrivare ad esprimere il mio dissenso nel rispetto del ruolo e delle istituzioni che sono chiamato a rappresentare senza mai scadere nella forma espressiva di insulto o di vilipendio e bla,bla bla…….. Alla gent. on. Alessia Mosca, in risposta al suo appello dico: non è su queste basi che si fonda la riforma del Welfare e del mercato del lavoro, non è su queste basi che dovremo trattare con il governo. In un contesto privo di novità, già vecchio nel suo proporsi, queste tematiche dovrebbero disegnare realmente i contorni del nuovo. Non già il riproporre elenchi di riforme come se fossimo stati folgorati sulla strada per chissà dove, come se l’avventura politica di molti di questi signori stia appena per cominciare.
    Non già l’improvviso accorgersi dell’esistenza di ceti talmente poveri dall’essere praticamente esclusi dai benefici fiscali a causa dell’esenzione della presentazione della dichiarazione dei redditi.
    Non già l’accorgersi della precarietà in tutti i sensi, divenuta oramai uno stile di vita di molti giovani e meno giovani, dopo aver partecipato al varo della legge 30. (la Francia insegna). Non vado oltre, ma e’ come assistere al risveglio, ogni x di anni, di un grosso mammifero che guardandosi intorno riscopre il mondo senza rendersi conto che ha dormito solo lui.

    Yellow

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  2. Io dico, parafrasando una celebre battuta di un illustre personaggio, che "ogni paese ha il governo che si merita".
    Gli italiani sanno benissimo come agisce il governo Berlusconi: semplicemente perchè l'hanno visto e rivisto all'opera, e una netta maggioranza di loro sono e restano più che soddisfatti del suo operato.
    Io non credo che questo governo sia il meglio per l'Italia, ma ho anche fiducia nella buona fede e nell'intelligenza degli italiani, e dico allora che i nostri concittadini non vedono ad oggi alcuna seria alternativa al governo Berlusconi. Per questo è necessario prima di tutto un serio esame di coscienza.
    L'Italia ha bisogno, come nel passato, di una grande forza democratica,popolare, moderna e riformista ma allo stesso tempo moderata nei modi e nei linguaggi e capace di ascoltare tutte le forze della nostra società civile e sappia apparire come capace di serie azioni di sintesi e sviluppo. Una grande forza che sia in grado di costruire un'alternativa credibile, da una parte al populismo e dall'altra all'estremismo delle sinistre e dei giustizialisti (che a mio modesto parere saranno un fuoco di paglia, ma questa è una discutibile opinione personale).
    Dal mio punto di vista, con la creazione del Pd qualcosa è già stato fatto, ma la strada è ancora lunga!
    Sì, forse le cose che scrivi, Alessandro, possono essere pur vere...ma mi permetto di dire: che cosa hanno visto gli italiani, oltre a Berlusconi, in questi mesi? Non so voi, ma ciò che è rimasto impresso nella mia memoria da appassionato di tg è:
    -il Papa costretto ad annullare la visita all'Università La Sapienza a causa di un manipolo di facinorosi;
    -un partito (Idv) che ha come unico obiettivo la distruzione giudiziaria di Berlusconi (imparassero per altro a leggere le carte dei processi, anzichè gridare al ladro);
    -una manifestazione a Roma in cui, tra il resto, si sono sentite offese al Papa che mai Roma aveva prima sentito;
    -il sacrosanto diritto della stragrande maggior parte degli italiani a credere nella sacralità e difesa della vita, continuamente offeso e sbeffeggiato da una parte non marginale dell'opposizione.
    Questo è quello che rimane nella memoria, perchè le vere proposte costruttive del Pd sono state troppo poche, e soprattutto comunicate a bassa voce, mentre si è lasciato spazio ad altri per abbaiare. Prendiamo il caso dell'immigrazione: si è gridato allo scandalo (in parte giustamente), ma quale alternativa credibile è stata offerta agli italiani? Io sono sicuro che questa alternativa c'è, ma si è fatto ben poco per comunicarla (ho sentito sporadicamente solo le flebili, pur apprezzabili, voci di Bobba e della Turco)! Per fortuna ci sono forze della società civile che hanno fatto sentire sul serio la loro voce (come Famiglia Cristiana e sant'Egidio), che, a differenza del Pd, non hanno nulla da guadagnare (anzi)a inimicarsi il governo e Berlusconi, ma hanno il coraggio, ed una passione per la verità e la giustizia, dalla quale i nostri politici dovrebbero imparare a prendere esempio! Questo è l'augurio (almeno il mio), perchè sono convinto che questa sia l'unica strada per costruire un'alternativa seria per l'Italia. Vi confesso però che spesso mi chiedo se questa strada la si è veramente imboccata.
    Questo non lo so, ma di una cosa in questi anni mi sono convinto: fino a quel giorno Berlusconi rimarrà colui che in Italia si è sacrificato per arginare il male, colui che è sceso in campo per mettere al palo, come ebbe lui stesso a dire nel suo celebre discorso del 1994, "forze immature" non in grado di governare il paese. Finchè non si dimostrerà sul serio di non essere "forze immauture", il governo Berlusconi rimarrà il governo dell'Italia, perchè così vogliono gli italiani. Che ne dica Di Pietro.

    Enrico

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  3. Re Enrico

    Non è sicuramente nelle mie intenzioni dubitare della buona fede degli Italiani in fatto di scelte elettorali ma........
    quando la partecipazione improvvisamente si infiamma ecco comparire il moderno meneur des foules maestro nel trasformare una platea di comparse in un palcoscenico di eterogenei protagonisti i quali esprimono ora antiche ferite, ora desideri, che in gran parte si alternano attraverso realizzazioni e contraddizioni in ogni fare e in ogni dire del nostro personaggio.
    Questo abile artista, nato dalle ceneri di un processo politico, deve il suo personale successo alla capacità di risvegliare artificialmente le coscienze attraverso una demagogica e personale reinterpretazione dell’attività politica mentale di molti di noi resa intangibile da un’evidente stato di apatia politica. Costruito il suo fronte, egli lo mantiene sapientemente eccitato attraverso il ricorso al mongolo di piazza, esposizione di una moderna e autocelebrativa novella politico elettorale, alimentando l’odio nei confronti del fronte opposto reo, a suo dire, di voler dominare o cancellare i valori della nostra democrazia quali l’onestà, la verità e la libertà.
    Ed è proprio sul richiamo al pericolo della libertà, passaggio sapientemente sottolineato con l’aumento dei decibel vocali, che il nostro personaggio ha caratterizzato gli ultimi suoi interventi e sul quale propongo alcune antiche e moderne riflessioni.

    Secondo Montesquieu non vi è parola che abbia ricevuto maggior numero di significati diversi e che abbia colpito la mente in tante maniere come quella di Libertà.
    Chi l’ha intesa come la felicità di deporre colui a cui avevano conferito un potere tirannico; chi invece come la facoltà di eleggere quelli a cui dovevano obbedire; altri ancora come il diritto di essere armati e di poter esercitare la violenza; fino ad arrivare ad inserirla in tutte le forme di governo da quello repubblicano a quello monarchico.
    Ma siccome in democrazia sembra che il popolo faccia quello che vuole, la libertà è stata collocata in questo genere di governo arrivando così a confondere il potere del popolo con la libertà del popolo. E’ vero che nelle democrazie sembra che il popolo faccia ciò che vuole; ma la libertà politica non consiste affatto nel fare ciò che si vuole.
    In uno Stato, vale a dire in una società dove ci sono le leggi, la libertà può consistere soltanto nel poter fare ciò che si deve volere, e nel non essere costretti a fare ciò che non si deve volere.
    La libertà è il diritto di fare tutto quello che le leggi permettono poiché se un cittadino potesse fare quello che esse proibiscono non vi sarebbe più libertà perché tutti gli altri avrebbero del pari lo stesso potere.
    La libertà politica non si trova che nei governi moderati. Tuttavia non sempre è negli stati moderati; vi è soltanto quando non si abusa del potere; ma è una esperienza eterna che qualunque uomo che ha un certo potere è portato ad abusarne, và avanti finché trova dei limiti.

    Fin qui le considerazioni di un illustre filosofo del 1600 che ci portano inevitabilmente a concludere che la tanto invocata mancanza di libertà del nostro personaggio non và confusa con la necessità inverosimile di porre, soprattutto nel suo caso, dei limiti necessari anche ad una virtù.

    Ma torniamo ai giorni nostri;
    un paese in cui l’applicazione delle leggi e il rispetto dei diritti è subordinato al reddito non è un paese democratico.
    In questo contesto trovano conferma considerazioni più moderne fatte da illustri studiosi che teorizzano come il concetto di libertà, da protezione degli inermi contro gli abusi del potere e' diventata, nell'uso "politico", scudo dietro il quale i potenti nascondono la loro pre-potenza.
    Inganni, dunque, e a chi pronuncia parole come queste siamo autorizzati a chiedere: da che parte stai? degli inermi o dei potenti?.
    Secondo voi da che parte sta il nostro moderno meneur des foules?

    Yellow

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  4. A questo punto è del tutto evidente che, visto che ormai ci sono, ci fanno anche...

    Michele

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  5. ma caro Enrico, il partito politico da te è auspicato è praticamente una rediviva DC? Allora noi ragazzi di sinistra (moderata) rimarremo con un palmo di naso?

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  6. Per circa 10 anni ho sostenuto il centrosinistra, a livello locale e nazionale...ora mi accorgo (e lo dico con immenso rammarico) che il centrosinistra è LONTANO DALLA GENTE, non è in grado di affrontare le questioni politiche con CONCRETEZZA, non è un partito POPOLARE come invece lo è la Lega Nord!!! Ripeto, lo dico con dispiacere da giovane che per anni ha seguito la politica e ha sostenuto sempre il centrosinistra. Il problema del centrosinistra (e quindi del PD) si riassume in una sola parola: SPOCCHIA cioè atteggiamento di presunta superiorità politica e morale che caratterizza molti politici di quest'area! Ma la state notando oppure no la differenza?!? Quando era al governo il centrosinistra ha passato mesi e mesi a parlare di "alleanze", "collocazioni", "equilibri", "simboli", "posizionamenti"...mentre ora il governo del PDL sta facendo una cosa sola: STA RISOLVENDO CONCRETAMENTE I PROBLEMI DEI CITTADINI!!! E LA GENTE QUESTO LO STA CAPENDO!!! Non solo quelli che l'hanno votato, ma anche coloro che hanno messo la croce sul simbolo del PD! In qualsiasi ambito (economia, sicurezza, immigrazione, riforme istituzionali, istruzione, welfare) hanno preso o sono in procinto di prendere dei provvedimenti che rappresentano una risposta chiara alle richieste dei cittadini comuni, senza tanti fronzoli e senza tanti giri di parole o equilibri dialettici secondo il principio di causa-conseguenza. E la beffa più grande per i partiti che hanno sostenuto il precedente governo sapete qual è? Che la politica di questo governo ha connotati DI SINISTRA, è molto vicina alla politica di Tony Blair, la musa di Veltroni e del PD!!!

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