Cominciano a venirmi dei dubbi abbastanza seri. Passi il regolamento contro i lavavetri e contro i mendicanti, ma stiamo andando un pò oltre.
Con i divieti di sosta sulle panchine e di mangiare panini nelle piazze stiamo facendo coincidere la legge morale (propria dell'individuo e derivata dall'educazione - in primis familiare ed in secondo luogo scolastica) con la legge dello stato in senso generale).
Il che può andare bene per comportamente fortemente antisociali o ad alto rischio ( vuoi omicidio, stupro, corruzione .. etc ...) ma quando si arriva a multare una persona che affamata estrae il suo panino in piazza san marco, piuttosto che stanca o arrabiata non voglia cedere il posto ad un anziano... bè, credo si varchi la soglia.
Non è possibile far coincidere buona educazone con legge dello stato, è un'assurdità tale da essere degna dei totalitarismi.
Se qualcuno di voi ha in mente il libro 1984 di Orwell, sicuramente ricorderà la scena in cui tutti sono obbligati a svegliarsi alla stessa ora e a fare gli esercizi ginnici, perchè è salutare, perché è buona educazione alla salute.
Volendo arrivare al paradosso, è ormai conoscenza collettiva che le persone quando vanno in bagno, di raro si lavano le mani, e con queste si immergono nei gustosi aperitivi del bar, toccano monete e banconote, ci stringono la mano.
Immagino che la cosa disgusti un pò tutti ma allora che dovremmo fare, multare chi non si lava le mani ?
O anche, ci sono persone che la sera escono, vanno al pub, e fuori da questo si fermano a parlare. Questo può recare disturbo a chi vive nelle vicinanze, non dovremmo forse multare questi ciceroni ?
Ho sentito che esistono addirittura persone che mentre viaggiano sulla metropolitana, urtano qualcuno involontaramente senza chiedere scusa, non vi pare anche questo un comportamento antisociale, anzi, di più, maleducato ? forse andrebbe multato.
Per non parlare poi di chi fa il risucchio mentre mangia la minestra o di chi sbatte rumorosamente la bocca mentre mangia la cicca.. quanto non li sopporto quelli, forse andrebbero proprio multati.
E mi fermo perché potrei andare avanti ancora per molto, poiché in quanto membro intollerante dell'intollerante paese, non tollero certi comportamenti.
Però mi viene un dubbio, e se per caso non avessimo abbastanza membri delle forze dell'ordine e volontari per far rispettare le norme ?
Suppongo, e badate che è solo una supposizione, che chi in realtà certe norme di comportamento non le ha mai rispettate, non le rispetterà nemmeno ora, con l'aggravante che chi invece solitamente le rispetta si troverà una bella multa per quella sola ed unica volta che aveva proprio le famigerate 'palle girate' e di lasciare il posto a quell'anziano signore (magari, diciamocelo pure, il vecchio rompiscatole del paese) proprio non ne aveva voglia.
Allora forse non serve la legge per insegnare la buonaeducazione, quanto l'educazione stessa sia da parte della famiglia che da parte della scuola.
Chiamatemi tradizionalista ma credo che le persone non siano dei congegni meccanici o dei computer, per i quali se cambia la funzione cambiano i risultati... temo che l'essere umano sia un pò più complicato, e mi piacerebbe che così restasse. Sono molto più interessato al tribunale interiore che al tribunale esteriore, credo nell'individuo autonomo e nella libertà di agire e pure di sbagliare, senza che nessuno mi dica quale cosa è giusta e qale è sbagliata. Credo pure, e forse questo è un azzardo, che fare un'azione perché ci si sente di farla non solo è diverso, ma è addirittura più bello che il fare unazione perché è obbligatoria.
Longoni Andrea
eheh forse non dovevi anticipare questo tuo intervento via mail, così avresti avuto qua i commenti di risposta! Cmq qui sono pienamente d'accordo con te: la buona educazione è una cosa che non si può imporre per legge. Questa distinzione è un principio basilare. Evidentemente questi legislatori non hanno fatto giurisprudenza...
RispondiEliminasì,infatti è tutto sgrammaticato perhé era nato solo come mail,poi Bianco ha deciso di pubblicarlo.
RispondiEliminaAnyway,non ho proprio capito da dove arriva questo bisogno di educare per legge.
Certo è che non mi piacciono certi comportamenti ma sanzionarli...
Diciamo che una metodologia di intervento simile me la aspetto più da partiti di destra o di sinistra"radicale"(parlo solo a livello metodologico e non contenutistico),non certo da noi Democratici.
Credo proprio che se ne discuterà parecchio.
Ma perchè passino i provvedimenti contro lavavetri e mendicanti?
RispondiEliminaVabè che son stati anche molti sindaci del Pd ad attuarli (anzi a volte proprio i precursori, come Dominici a Firenze)....
Prendersela con gli ultimi degli ultimi è sempre stato facile; rincorrere la destra su questi tema è quello che purtroppo mi sembra il vostro partito stia facendo.
L'importante è che la gente non veda questi poveri disgraziati: allora via barboni e mendicanti, sono loro il problema del paese che, nel frattempo continua a "morire" di precariato e privatizzazioni..
Concordo quando si sottolinea come questo paese stia sempre più diventando illiberale, ma mi permetto di dire anche gerarchico e sempre più autoritario...
L'unica opposizione in Parlamento al governo delle destre siete voi, perchè non si fa molto per contrastare il tutto?Anzi, si cerca continuamente il dialogo con chi(Lega Nord) è l'ideatore, la spinta reazionaria, che sta creando tutto questo in Italia.
Grazie per lo spazio...
Un saluto..
Ciao, scusa se rispondo solo ora ma la Festa Democratica mi occupa 16 ore al giorno e le restanti le passo tra nanna e doccia ... la frase "passino i provvedimenti contro i lavavetri" non è una giustificazione per nessuno. Ti spiego la frase con un esempio figurato,così da intenderci bene, perché bene o male abbiamo detto la stessa cosa :
RispondiEliminasei in un ristorante e credi che lì si possa fumare, allora accendi una sigaretta; quando sei alla fine di questa il cameriere ti fa notare che in quel posto non si può fumare. Nel caso in cui tu te ne accendessi un'altra questi potrebbe dirti : "passi una ma due no!" come per dire,la stupidaggine l'hai fatta una volta, evita di perseverare.
Ho detto che la pensiamo bene o male similmente perché non credo che la mendicanza (soprattutto un certo tipo di mendicanza ) sia originata dal bisogno, quanto dalla voglia di soldi; Ovviamente non parlo di chi di fatto "si trova" nella povertà per sfortuna, quanto "chi decide" di vivere in un certo modo appoggiandosi all'accattonaggio. So che sembra assurdo per noi pensare che qualcuno voglia vivere nella mendicanza, perché per la nostra cultura noi la consideriamo l'ultima spiaggia dell'uomo;
ma ci sono culture diverse che non sempre hanno caratteri migliori della nostra. Alla fine l'integrazione culturale è una strada a doppia via.
Se vuoi un esempio pratico, proprio i Rom (che ho difeso e continuo a difendere per quel che riguarda altre questioni) presentano però questa (a mio parere fastidiosa) caratteristica del "voler" vivere di accattonaggio.
E alora possono aver senso delle misure che,in exrema ratio, vietino questi fenomeni; certo che debbono essere accompagnate da politiche sociali,altrimenti si toglie la maschera a un problema che semplicemente se ne mette un'altra.
Scusa ancora per il ritardo