20 aprile 2009

POLENTA E KEBAB COLPISCE NEL SEGNO


Domenica 19 aprile a Calolziocorte in un piovoso pomeriggio di primavera circa 120 persone di culture e tradizioni diverse si sono ritrovate e hanno parlato di integrazione davanti a un piatto di polenta e kebab. L’idea è partita dalle due proposte di legge in discussione in Regione Lombardia che prevedono la regolamentazione – in senso altamente restrittivo – delle attività commerciali etniche. La scelta del luogo non è stata casuale: a Calolziocorte governa una delle amministrazioni più attive nel contrastare l’imprenditoria straniera. Ai tempi dell’approvazione della legge regionale anti-phone center quella di Calolziocorte fu l’unica amministrazione locale che applicò la legge poi ritenuta anticostituzionale.

“Polenta & Kebab ha colpito nel segno. Ne eravamo certi quando abbiamo pensato quest’iniziativa e ne siamo assolutamente convinti dopo la giornata di ieri. Crediamo in una società multietnica, basata su due pilastri fondamentali: accoglienza e rispetto delle regole” dichiara Michele Bianco, Segretario provinciale dei Giovani Democratici di Lecco “Il Governo fa propaganda e non risponde ai bisogni dei cittadini italiani e stranieri. Pensano di risolvere i problemi con annunci inefficaci se non addirittura dannosi, evitando così di affrontarli. Il tanto sbandierato reato di clandestinità non ha bloccato gli arrivi di clandestini, anzi negli ultimi sei mesi sono aumentati. I Giovani Democratici hanno le idee chiare su questo: una società inclusiva e una sicurezza non garantita da fantomatiche ronde ma da un controllo del territorio naturale e positivo da parte dei cittadini che lo abitano e lo vivono. Vogliamo che le persone siano invogliate ad aggregarsi e non ad isolarsi. La delinquenza e la violenza nascono e crescono nei luoghi vuoti e abbandonati dalle persone, non in quelli che aggregano.”

Il pomeriggio ha visto la partecipazione di Ould Lemine – responsabile ufficio stranieri della UIL – che ha posto l’attenzione sugli effetti, potenzialmente esplosivi, della crisi sulla popolazione straniera in Italia. “Non si può, a maggior ragione in un momento come questo, continuare a prendersela con gli imprenditori stranieri e che ormai producono il 10% del pil nazionale. E’ doveroso riconoscere loro la medesima dignità che si riconosce, giustamente e doverosamente, agli imprenditori italiani.”

Virginio Brivio – Presidente della Provincia e candidato del centrosinistra alle prossime elezioni – ha richiamato tutti, italiani e stranieri, alle proprie responsabilità: “L’integrazione è un impegno preciso di una comunità solidale e accogliente, ma ai migranti deve essere altrettanto chiaro che non si può derogare al rispetto delle regole. Solo così si può costruire una comunità veramente multietnica in condizioni di sicurezza, per una convivenza civile.”

Ha concluso gli interventi Giuseppe Civati – consigliere regionale del PD – “stiamo lavorando in Regione ad uno studio sul fenomeno migratorio in Lombardia. Dai primi dati emerge con forza l’inadeguatezza dei provvedimenti del Governo regionale. In Lombardia non vive una massa di stranieri delinquenti, ma gente per bene che lavora, produce reddito, per sé e per gli altri, e che chiede di integrarsi di più, non di meno. Come Pd porteremo avanti alcune battaglie significative come il diritto di voto agli immigrati nelle elezioni amministrative. La sfida alla Lega parte anche da qui, dimostrando che alcune buone pratiche amministrative favoriscono l’integrazione e la sicurezza.”

Il pomeriggio si è concluso con una simbolica integrazione musicale-gastronomica, sul palco si sono alternati i “Duo di due” con musiche tradizionali lombarde ed un trio di “Ritmi africani”, mentre i ragazzi dei Giovani Democratici hanno offerto ai partecipanti un aperitivo a base di polenta e kebab.

3 commenti:

  1. a parte la scarsità dei kebab...
    il resto molto bene!
    tanta gente...
    la prossima volta dobbiamo replicare più in grande!

    bibo

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  2. potrebbe anche diventare un appuntamento fisso annuale visto il grande successo!

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  3. ma chi è quel bel ragazzo che sta dialogando nella foto col segretario? :P

    ottima iniziativa!

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